Intervista a Keiji Inafune

Perché no? Dead Rising 2 è un gioco dall'anima giapponese sviluppato in Canada. Il concept originale è una mia creazione e ho seguito personalmente il suo sviluppo, quindi è come se fosse stato creato in Giappone. Sarebbe fantastico se riuscisse a "svegliare", anche solo in parte, le menti dei giornalisti e degli sviluppatori giapponesi.

In parte sì, ma non del tutto. Per quanto riguarda l'industria dei videogiochi, abbiamo avuto la nostra era più gloriosa negli anni '80 e '90 e in un certo senso è come se fossimo rimasti intrappolati in quell'epoca.

Gran parte della nostra gente ha una mentalità estremamente conservativa, tradizionalista. Sono in tanti ad ammettere che il 360 è una grande console, ma essendo fatta in America viene comunque vista con sospetto. Rispetto a Sony viene considerata come qualcosa di "straniero". Questo tipo di pensiero è in gran parte valido anche per quanto riguarda i giochi.

In realtà nella maggior parte dei casi facciamo un ragionamento inverso. Analizziamo le singole idee e pensiamo a come potrebbero essere inserite in un prodotto nuovo o funzionare in una serie già esistente. Naturalmente ci sono anche altre cose da valutare: il target del gioco, la possibile data d'uscita e altro ancora.

Diciamo che è come mettere insieme i pezzi di un puzzle. Prendete Red Dead Redemption, uno dei giochi di maggior successo di quest'anno... sarebbe stato altrettanto interessante se fosse uscito tra tre anni? Il suo target di riferimento sarebbe stato lo stesso?

In Giappone sono in molti a vedere i giochi occidentali come titoli troppo dispersivi, nei quali si possono fare fin troppe cose quasi senza restrizioni. In alcuni puoi camminare per strada e pestare chiunque e il tasso di violenza è nettamente superiore a quello utilizzato nei giochi giapponesi.

Se il pubblico che deve ricevere il gioco non capisce perché pestare qualcuno in strada sia così divertente, allora l'obiettivo di quel prodotto è fallito. Proprio per questo ogni nuovo progetto che devo supervisionare dev'essere analizzato sotto moltissimi punti di vista.

Sono tanti quelli che ogni volta ci chiedono se realizzeremo mai un nuovo Darkstalkers. Evidentemente i fan sono rimasti molto legati a questa serie ma purtroppo i picchiaduro non sono più di grandissima moda. C'è stato un boom in passato ma ora gran parte degli sviluppatori ha preferito orientarsi verso altri tipi di giochi.

Realizzare un nuovo picchiaduro è molto rischioso di questi tempi. Riuscire a bilanciarne il gameplay e ad accontentare tutti i fan è ormai un'impresa davvero difficile. Al momento non abbiamo progetti al riguardo, ma ogni volta che incontrerete Ono-san vi consiglio di ripetergli questa domanda.