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Intervista ad Atsushi Inaba

In viaggio a Londra per parlare di Vanquish.

Atsushi Inaba

Per quanto riguarda la nostra filosofia, di sicuro non odiamo il multiplayer. Ogni volta che iniziamo un progetto lo teniamo in considerazione ma per un motivo o per un altro abbiamo ritenuto che tutti i titoli che abbiamo realizzato fino a questo momento dessero il meglio se affrontati da soli. Parlando del futuro, abbiamo diverse idee interessanti per dei giochi multiplayer.

Eurogamer Ti sei sempre dimostrato abile nel prendere un genere già esistente per farlo evolvere verso nuovi livelli. Dopo aver fuso assieme il genere degli action e quello degli sparatutto con Vanquish, quale sarà il prossimo passo?
Atsushi Inaba

Ci piace raccogliere sfide sempre nuove, prendendo generi già esistenti e trasformandoli in qualcosa di diverso, portandoli al livello successivo. Abbiamo molte altre idee e nuovi progetti in cantiere, ma al momento non posso dire altro.

Eurogamer Durante la presentazione hai parlato delle Tactical Challenges, una modalità extra che garantirà al gioco una grande longevità. Puoi dirci qualcosa di più al riguardo? Il nome ci riporta alla mente le VR Mission di Metal Gear Solid.
Atsushi Inaba

Le Tactical Challenges sono separate dalla modalità principale e non presentano le sequenze narrative della trama. In sostanza propongono dei livelli presenti nel gioco, riempendoli di nemici di ogni genere posizionati diversamente rispetto a quanto visto nello Story Mode.

Atsushi Inaba in posa per Eurogamer.it.

Le sfide sono sei, e vengono proposte con un livello di difficoltà sempre più alto. All'interno di una singola sfida si possono trovare molti più nemici che in qualsiasi livello del gioco normale, spesso riunendo diversi bersagli estremamente potenti nello stesso luogo. Per completare tutte le sfide, soprattutto le più difficili, sarà necessario molto tempo e un grande impegno.

L'elevato livello di difficoltà, inoltre, impedirà di optare per un approccio casuale ma spingerà a valutare costantemente come affrontare ogni singolo gruppo di nemici. Questo è il motivo per cui abbiamo chiamato Tactical Challenges questa modalità.

Eurogamer Cosa pensi delle nuove tecnologie? Ci riferiamo al 3D e al Motion Control. Per quanto ci riguarda non siamo particolarmente convinti dal 3D con gli occhiali, mentre troviamo molto interessante l'approccio del 3DS.
Atsushi Inaba

Le nuove tecnologie offrono la possibilità di cambiare il modo di sviluppare giochi. Parlando del 3D, esattamente come voi anche io non amo la tecnologia che richiede l'utilizzo degli occhiali, e non sono interessato a sfruttarla. Il 3DS, al contrario, è davvero interessante e non vedo l'ora di realizzare qualcosa per la piattaforma Nintendo.

Sul fronte dei Motion Control abbiamo già avuto un'ottima esperienza con il Nintendo Wii. Sony ha semplicemente proposto un remake di quel controller, e la cosa non suscita in me il minimo interesse. Non c'è niente di buono nel proporre una tecnologia che qualcuno ha già portato avanti con successo, solo per sfruttarne la scia.

Kinect è piuttosto diverso, visto che non prevede l'utilizzo di alcun controller. Sarà davvero difficile creare qualcosa per questa nuova periferica, perché è necessario cambiare completamente approccio, ma di sicuro penseremo qualcosa di adatto.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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Vanquish

PS3, Xbox 360, PC

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