Intervista ad Atsushi Inaba
In viaggio a Londra per parlare di Vanquish.
Per quanto riguarda la nostra filosofia, di sicuro non odiamo il multiplayer. Ogni volta che iniziamo un progetto lo teniamo in considerazione ma per un motivo o per un altro abbiamo ritenuto che tutti i titoli che abbiamo realizzato fino a questo momento dessero il meglio se affrontati da soli. Parlando del futuro, abbiamo diverse idee interessanti per dei giochi multiplayer.
Ci piace raccogliere sfide sempre nuove, prendendo generi già esistenti e trasformandoli in qualcosa di diverso, portandoli al livello successivo. Abbiamo molte altre idee e nuovi progetti in cantiere, ma al momento non posso dire altro.
Le Tactical Challenges sono separate dalla modalità principale e non presentano le sequenze narrative della trama. In sostanza propongono dei livelli presenti nel gioco, riempendoli di nemici di ogni genere posizionati diversamente rispetto a quanto visto nello Story Mode.
Le sfide sono sei, e vengono proposte con un livello di difficoltà sempre più alto. All'interno di una singola sfida si possono trovare molti più nemici che in qualsiasi livello del gioco normale, spesso riunendo diversi bersagli estremamente potenti nello stesso luogo. Per completare tutte le sfide, soprattutto le più difficili, sarà necessario molto tempo e un grande impegno.
L'elevato livello di difficoltà, inoltre, impedirà di optare per un approccio casuale ma spingerà a valutare costantemente come affrontare ogni singolo gruppo di nemici. Questo è il motivo per cui abbiamo chiamato Tactical Challenges questa modalità.
Le nuove tecnologie offrono la possibilità di cambiare il modo di sviluppare giochi. Parlando del 3D, esattamente come voi anche io non amo la tecnologia che richiede l'utilizzo degli occhiali, e non sono interessato a sfruttarla. Il 3DS, al contrario, è davvero interessante e non vedo l'ora di realizzare qualcosa per la piattaforma Nintendo.
Sul fronte dei Motion Control abbiamo già avuto un'ottima esperienza con il Nintendo Wii. Sony ha semplicemente proposto un remake di quel controller, e la cosa non suscita in me il minimo interesse. Non c'è niente di buono nel proporre una tecnologia che qualcuno ha già portato avanti con successo, solo per sfruttarne la scia.
Kinect è piuttosto diverso, visto che non prevede l'utilizzo di alcun controller. Sarà davvero difficile creare qualcosa per questa nuova periferica, perché è necessario cambiare completamente approccio, ma di sicuro penseremo qualcosa di adatto.