Intervista a Shuhei Yoshida
Il boss di Sony Worldwide Studios su PS Vita, il futuro della PS4 e la sfida con Xbox One.
Shuhei Yoshida, boss di Sony Worldwide Sdudios, è per molti versi il più "gamer" tra i dirigenti del mondo del gaming. Entusiasta e decisamente "umano", ha la responsabilità di gestire l'output di software di Sony, e la caratteristica di interfacciarsi costantemente con i giocatori tramite Twitter, dove la sua storia di tweet molto semplici e diretti ha probabilmente contribuito a migliorare la reputazione di Sony più di ogni progetto di PR costruito a tavolino. Tra i suoi compiti c'è anche quello di gestire i rapporti con il mondo dello sviluppo indie, e spesso il suo lavoro lo affianca a quello dell'architetto Mark Cerny, i due volti attuali di PlayStation.
Ma la semplicità di Yoshida non può far dimenticare l'ambizione delle sfide future che Sony fronteggia. Il lancio di PS4, il rilancio di una PS Vita da sempre in crisi di vendite e infine la gestione e la risoluzione dei problemi interni che affliggono la casa madre in questi ultimi anni. Abbiamo raggiunto Yoshida negli uffici di Sony Studios Japan, a Tokyo, per discutere con lui di queste sfide e di altro ancora.
D: A posteriori, è soddisfatto della risposta ricevuta dal Tokyo Game Show?
R: La presentazione stampa di SCEJ è stata l'evento più importante per noi, dal momento che abbiamo dato informazioni sulla PS4 relativamente al mercato giapponese, e abbiamo introdotto la nuova PS Vita e la Vita TV. Avevamo già anticipato queste cose una settimana prima, proprio perché il TGS è un evento importante e volevamo che molte persone partecipassero, quindi abbiamo lasciato loro sapere ciò che avrebbero potuto vedere al TGS con qualche giorno di anticipo. Il TGS è uno show per il pubblico, a differenza dell'E3 che è uno show per gli addetti ai lavori. Quindi, durante l'E3 tradizionalmente si fanno annunci, mentre per quanto riguarda il TGS è meglio che la gente sappia prima quello che potrà vedervi.
Per quanto riguarda la partecipazione, sono molto soddisfatto. L'area dedicata a PS4 era enorme e la reazione è stata molto positiva. Anche PS Vita TV ha avuto una buona risposta, sono davvero soddisfatto.
D: Parlando di PS Vita TV, avete piani per lanciare il nuovo hardware in America ed Europa? Vedete delle differenze significative tra i mercati occidentali e orientali, e per questo pensate di limitare PS Vita TV al Giappone?
"Le dimensioni e il prezzo della PS Vita TV rappresentano un buon punto di entrata per chi voglia servizi come Hulu"
R: Non abbiamo detto che limiteremo PS Vita TV al Giappone, ma che al momento non possiamo discutere i nostri piani al di fuori del Giappone! Comunque, la situazione di mercato è molto diversa tra Giappone e Occidente, specialmente riguardo gli hardware portatili. PS Vita in Giappone gode di buona salute, stanno per arrivare molti nuovi titoli e la nuova revisione hardware verrà lanciata qui prima. Il messaggio e il targeting devono essere calcolati molto attentamente in base ai mercati ed è per questo che abbiamo scelto di non fare un lancio globale.
D: Perché esiste questa differenza tra Occidente e Giappone per quanto riguarda il mercato domestico e portatile? I dati dicono che il 65% dei giochi venduti in Giappone nel corso dell'ultimo anno sono portatili. Crede che una cosa del genere succederà anche in Occidente?
R: Il fenomeno si può spiegare in molti modi diversi, molti fattori vi contribuiscono. Credo che molto dipenda da che tipo di giochi sono disponibili sui vari mercati. La differenza fondamentale non è se si tratti di titoli portatili o domestici, ma del tipo di giochi in sé. Quando il pubblico vede un prodotto che vuole giocare, comprerà l'hardware su cui gira e i giochi più popolari in Giappone al momento sono su hardware portatili. La situazione in Europa e America è completamente diversa: il gioco più popolare del momento è GTA V, ed è stato rilasciato solo sugli hardware domestici.
"Piuttosto che essere collegata all'hardware, l'esperienza PlayStation diventerà un servizio"
D: Credete che chi già possiede una PS Vita comprerà una Vita TV, così da poter proseguire l'esperienza di gioco una volta tornato a casa? Oppure volete usare Vita TV per coinvolgere nel gaming anche chi non possiede una PS Vita?
R: In Giappone pensiamo di intercettare due gruppi di consumatori: uno più "casual", dal momento che le dimensioni e il prezzo della Vita TV rappresentano un buon punto di entrata per chi voglia usare Hulu e altri servizi del genere, e anche per chi voglia giocare qualche videogame. Il secondo gruppo sono i possessori di PS Vita e, quando PlayStation 4 uscirà, quelli di PS4. Questi ultimi potranno collegare la Vita TV ai servizi di cui stanno già usufruendo.
La cosa più emozionante per me è che PS Vita TV rappresenta una nuova visione per noi di SCE, un nuovo modo di definire la piattaforma PlayStation. Piuttosto che essere collegata a un singolo hardware console, l'esperienza PlayStation diventerà un servizio. Se già possedete una PS Vita e avete acquistato 20 titoli digitali, probabilmente almeno 10 di quelli funzioneranno su PS Vita TV, e potrete scaricarli senza alcun costo aggiuntivo. Comprando l'hardware, potrete godere in modo diverso dei titoli che già possedete, perché li avete comprati all'interno dell'ecosistema PlayStation, che ora si espande attraverso l'aggiunta di un altro hardware.
Questo tipo di esperienza non è una novità in ambiti come quello iOS. In un certo senso, stiamo tentando di recuperare terreno da questo punto di vista ma lo stiamo facendo nel mercato molto specifico dei videogame.
D: Ha detto che Vita TV è l'inizio di una nuova visione per SCE: questa visione si applicherà anche al resto dei prodotti Sony? Un hardware così piccolo che costa meno di 100 dollari, lo potremo trovare nei televisori Bravia o nei PC Vaio prima o poi?
"La PS Vita TV, quando il servizio di cloud gaming sarà avviato, darà accesso a centinaia di titoli in modo semplice ed economico "
R: La cosa molto interessante di PS Vita TV per il futuro è il fatto che, quando il servizio di cloud gaming sarà avviato, rappresenterà un prodotto semplice ed economico ma in grado di dare accesso a centinaia di titoli. SCE ora è molto più in stretto contatto con altri reparti di Sony da quando Kaz Hirai è salito al controllo della società, e ora i nostri uffici sono all'interno dell'edificio principale Sony.
È una strana sensazione. Io lavoro per Sony da 18 anni, ero un impiegato di Sony Electronics all'inizio e, quando partecipai al lancio di PlayStation 1, uscii da Sony per diventare un impiegato di Sony Computer Entertainment, cambiando ufficio e tutto il resto. Non pensavo che sarei mai tornato nel palazzo principale di Sony, così tanti anni dopo. Ma ora la nuova strategia di Kaz vede il gaming come uno dei tre pilastri dell'azienda. La sua strategia è di avere "una Sony", in cui tutti i reparti interagiscano coi reciproci prodotti. È una situazione straordinaria che apre molti scenari possibili, specialmente riguardo il cloud gaming, che è un servizio che si può offrire su qualsiasi hardware abbia uno schermo e si colleghi ad Internet.
D: Parlando di convergenza tra dispositivi, molte persone ritengono che smarthphone e tablet siano una minaccia per le console portatili. Crede che abbiano danneggiato le vendite di PS Vita o crede che questi dispositivi possano coesistere?
R: Credo che possano coesistere. Ultimamente abbiamo cambiato del tutto il nostro approccio a prodotti come smartphone e tablet. In passato li vedevamo come una forma di competizione alle nostre console portatili ma ora non è più così: ora chiunque possiede uno smartphone o un tablet. È come qualche anno fa con i PC, sono diventati strumenti quotidiani per tutti. Perché allora non cercare di includerli nell'ecosistema PlayStation? Questo non significa rilasciare i nostri titoli sulle piattaforme mobile ma usarle per diffondere informazioni sui nostri prodotti. È con questo scopo che stiamo creando l'app ufficiale PlayStation per Android e iOS, che avrà diverse funzioni e consentirà di interagire con PS4 in diversi modi.
D: State per lanciare un redesign di PS Vita, più sottile e leggero. Cos'altro intendete fare per recuperare il terreno perso nei confronti del 3DS? E come mai avete scelto di abbandonare l'amato schermo OLED in favore di uno LCD?
R: Non ci interessa necessariamente recuperare terreno nei confronti del 3DS ma ovviamente vogliamo aumentare la base installata di PS Vita. Per noi, offrire un hardware migliorato è importante ma la cosa più importante in assoluto è continuare ad avere grandi titoli e grandi esperienze. Questi titoli possono giungere non soltanto dalla libreria dedicata per PS Vita, perché Vita e PS4 sono concepite per interagire tra di loro, per collegarsi. Possedendo una PS4 potrete giocare i titoli PS4 tramite remote play, e quando sarà partito il servizio Gaikai potrete giocare anche i titoli PS3 su PS Vita. Noi continueremo ad aggiungere altri servizi del genere all'ecosistema PlayStation e a PS Vita, espandendo le possibilità dell'hardware non semplicemente attraverso la sua libreria di titoli specifici. Questa è la vera forza di PS Vita in confronto agli altri prodotti.
"Non è soltanto una questione di costi: la nuova PS Vita è più sottile e leggera, anche grazie alla scelta di adottare uno schermo LCD"
Parlando dello schermo, la qualità dei pannelli LCD sta crescendo notevolmente. Siamo fieri dello schermo OLED della PS Vita originale ma quando abbiamo disegnato il nuovo modello la tecnologia LCD era maturata molto e offriva più scelta che in passato. Inoltre l'LCD ha i suoi pregi. Non è soltanto una questione di costi: la nuova PS Vita è più sottile e leggera, e lo è in parte anche grazie alla scelta di adottare uno schermo LCD.
D: Passiamo alla PlayStation 4. All'E3 siete usciti molto favoriti dal confronto con Xbox One ma da allora la strategia Microsoft è cambiata notevolmente, avvicinandosi alla vostra. La cosa sarà forse un riconoscimento nei vostri confronti ma il risultato è che adesso le due console sembrano piuttosto simili. Come volete spiegare al pubblico i motivi per comprare una PlayStation 4 piuttosto che un'Xbox One?
R: Continuando a dire quello che diciamo da febbraio: PS4 è disegnata intorno alle esigenze dei consumatori e in particolare dei gamer. Ci siamo assicurati che sia l'hardware su cui gli sviluppatori vorranno creare i propri titoli. Vogliamo che i consumatori scoprano quanto sia divertente usare il nostro sistema, non solo per giocare i loro videogame preferiti ma anche per l'esperienza di sharing con le altre persone che ne deriva.
Ovviamente, poi, noi stessi siamo uno sviluppatore piuttosto grande, quindi avremo Sony Worldwide Studios che realizzerà titoli esclusivi per PS4, a cui andranno ad aggiungersi tutti gli sviluppatori indie che hanno già espresso interesse per la nostra piattaforma e stanno già lavorando a titoli su PS4 e PS Vita.
La semplicità di utilizzo, le performance: crediamo che PlayStation 4 sia la console più potente mai creata. E i contenuti, i giochi disponibili, l'intero ecosistema... è questo il messaggio che vogliamo comunicare, e continueremo a farlo. Ah, e quasi me ne dimenticavo: in qualche modo, PS4 riesce anche a costare 100 dollari di meno!
D: Una delle cose più interessanti è la vostra apertura a nuovi modelli di business: Deep Down, che è stato molto popolare al TGS, sarà free to play, e anche altri sviluppatori stanno sperimentando sistemi del genere. Poi state consentendo agli sviluppatori indie di raggiungere la piattaforma, alcuni col vostro diretto supporto, altri in modo del tutto indipendente. Come si sta trasformando il ruolo di Sony come detentrice della piattaforma?
"Prima vedevamo il mondo mobile come una forma di competizione, ora vogliamo includerlo nell'ecosistema PlayStation"
R: Se pensiamo alla situazione delle piattaforme mobili, che hanno centinaia di migliaia di applicazioni, molti dicono che è difficile trovare i contenuti di qualità, o, dal lato degli sviluppatori, che è molto difficile farsi notare. Quando noi parliamo di adottare un approccio più aperto, di raggiungere gli indie e di cercare di avere molti titoli sviluppati per PS4, non parliamo di questo tipo di numeri. All'E3 abbiamo mostrato otto giochi, non decine di migliaia.
La cosa di cui sono veramente orgoglioso è che in questo momento stiamo partecipando, specialmente come SCEA e SCEE, a molti eventi indie, e stiamo contattando direttamente gli sviluppatori che sono al lavoro su grandi giochi. Gli indie vogliono che il pubblico arrivi a conoscere i loro giochi, vogliono fare promozione, quindi i nostri rappresentanti possono incontrarli e provare i giochi in sviluppo, o anche quelli che sono già usciti su PC, Steam o piattaforme mobile. Possiamo intercettare i team migliori che stanno lavorando ai titoli migliori, e gettare le basi per relazioni molto strette.
Quando un rappresentante Sony raggiunge uno sviluppatore indie e gli dice "ci piace molto il vostro gioco, vogliamo portarlo su PlayStation", la risposta in genere è "ok, ci sentiamo molto a nostro agio a lavorare con voi". Credo che questo sia molto importante. Sin dall'inizio i giochi indie su PlayStation saranno titoli di qualità.
D: Quindi, nonostante stiate supportando la filosofia indie in modo massiccio come parte della vostra strategia, i giochi indipendenti che usciranno su Vita o PS4 dovranno comunque passare attraverso un contatto con Sony. Non sarà come su iOS, dov'è sufficiente riempire un form su web per far apparire un gioco sullo store.
R: Esatto. Si tratta di un processo molto più "manuale", basato su un legame diretto. Stiamo cercando di rendere il processo di pubblicazione molto più semplice per tutti, ma i developer indie tipicamente sviluppano per piattaforme mobile o PC, quindi siamo noi a doverli raggiungere e dire loro "no, vogliamo che il vostro gioco sia anche su PlayStation!"
D: Parliamo un po' di PlayStation 3. La console ha avuto una partenza piuttosto turbolenta ma nel corso della sua vita ha recuperato e ottenuto infine una buona prestazione. Cosa le succederà adesso? Cosa succederà con l'avvio di questo ecosistema basato su PS4, PS Vita e Vita TV? Avete intenzione di continuare a supportarla nel futuro?
"Non so se PS3 durerà altri cinque anni ma almeno per il prossimo paio sarà sicuramente ancora sul mercato"
R: Quando lanceremo la PS4, si tratterà di un hardware da 400 dollari contro i 200 del nuovo modello di PS3 da 12GB. La metà del prezzo. La libreria di titoli disponibili per PS3 è enorme e tutti i fantastici videogame sul mercato da più di uno o due anni ora costano cifre molto ridotte. Saltare a bordo della PS3, per chi ancora non la possieda, comporta un costo molto inferiore che non comprare una PS4.
Con questa transizione da PS3 a PS4, i publisher sono senz'altro diventati più abili: possono sviluppare engine che supportino piattaforme di generazioni differenti, non semplicemente più piattaforme della stessa generazione. Molti giochi quest'anno usciranno su PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One e PC, e alcuni anche su Wii U. Ci sarà una grande flessibilità, grazie alla quale la PS3 sarà supportata finché ci sarà mercato.
In sostanza avremo una strategia parallela per PS3 e PS4, come facemmo con la PS2 e la PS3 a suo tempo. La PS3 uscì nel 2006, il sesto anno della PS2, ma la PS2 restò sul mercato per altri cinque anni. Non so se la PlayStation 3 durerà altri cinque anni ma almeno per il prossimo paio sarà sicuramente ancora sul mercato, grazie al suo prezzo molto accessibile e alla sua straordinaria libreria di titoli.
D: In termini di supporto diretto, però, immagino che i vostri sforzi saranno concentrati soltanto su PS4 e Vita adesso... o no?
R: I nostri team più grandi stanno effettuando la transizione da PS3 a PS4 e stanno continuando a lavorare su PS Vita. Molti giochi, come Hohokum o Doki Doki Universe, sono stati annunciati per PS3 e PS4 contemporaneamente. Continueremo a supportare PS3 in un modo che abbia senso, specialmente coi nostri titoli digitali.
D: Non resta che un'ultima domanda, alla quale probabilmente non risponderà: che fine ha fatto The Last Guardian? Immagino che ce ne sia una versione nascosta da qualche parte in questo edificio [Sony Studios Japan, Ndr]!
R: Sì, è in questo edificio!
D: E su che console uscirà?
R: Ah... di questo non posso parlarti.
D: Non avrebbe molto senso farlo uscire su PS3 così tardi nel suo ciclo vitale. So che il team di sviluppo ha dei kit PS4 nei propri uffici, li ho sentiti dire qualcosa a riguardo...
R: Diciamo che stiamo aspettando il momento giusto per reintrodurre The Last Guardian in modo adeguato. Non posso dirti molto altro... Insomma, il gioco è in fase di sviluppo, il team è al lavoro, e Ueda-san è qui, ci sta lavorando: anche se non è più un impiegato Sony è ancora dedicato al prodotto. Ma al momento non possiamo dire altro.
D: La "pausa" nella fase di sviluppo che è stata menzionata tempo fa... è finita? La produzione è ricominciata a pieno ritmo?
R: Io non ho mai... Jack Tretton ha usato quel termine ma per me "pausa" era una definizione sbagliata. Abbiamo solo preso una pausa per quanto riguarda la divulgazione di nuove informazioni. Lo sviluppo del gioco non è mai stato messo "in pausa".
Traduzione a cura di Luca Signorini.