Quattro chiacchiere con Phil Spencer
Il Vice Presidente di Microsoft Game Studios ci parla in esclusiva di Natal e del 2010 di Xbox 360.
Può il 2010 essere visto come l’anno cruciale per l’attuale generazione di console? Con le vendite di PlayStation 3 al rialzo, due nuove periferiche basate sulla filosofia del motion control in arrivo e Nintendo pronta a svelare nuovi dettagli su Wii Vitality Sensor, chi può dirlo?
Phil Spencer è sicuro di conoscere le risposte. Il boss di Microsoft Game Studios pensa di avere al suo fianco il team che gli permetterà di vincere la guerra della next-gen e crede di avere a disposizione l’arma definitiva, Project Natal.
La nostra collega inglese Ellie Gibson ha scambiato quattro chiacchiere con lui per scoprire le ragioni di questo suo ottimismo e per capire cosa dobbiamo aspettarci da Natal, la nuova frontiera dell’interazione senza controller.
Beh è incredibile essere seduti qua all’inizio del 2010 per poter parlare di questa line-up. So bene che può sembrare un cliché o la tipica arma da PR, ma abbiamo realmente la miglior line-up di tutti i tempi.
A questo punto dovrei fare qualche nome, giusto? Abbiamo Alan Wake, atteso da tanto tempo; l’ho giocato di recente, è un titolo speciale. Poi Crackdown 2, Halo: Reach… Halo: Reach credo che sarà il gioco più importante del 2010. Dopo averlo provato penso anche che sia uno dei migliori episodi di Halo mai realizzati, se non il migliore in assoluto.
Se penso ai giochi che stanno per uscire su Xbox 360, ai nuovi episodi di franchise affermati e alle IP nuove di zecca che ci aspettano… Senza parlare di Natal, che nella percezione di molte persone cambierà l’immagine di Xbox 360. Introdurrà questa piattaforma, intesa come insieme di hardware e Live, presso nuovi segmenti di giocatori.
Per cui quando parlo del miglior anno di sempre, e so bene che in quanto responsabile di uno studio non mi prendi sul serio, voglio sottolineare esattamente la portata di quanto stiamo facendo. È un anno pieno di sfide perché vogliamo che queste cose siano pronte entro il 2010 e che siano fatte bene, ma è soprattutto un anno eccitante perché sarà pieno di giochi e di nuove forme di intrattenimento.
Non sono affatto d’accordo, il che ci riporta a Natal, perché se ideare questa periferica non vuol dire prendere dei rischi allora non so cosa mi impedisce di dormire la notte. Stiamo provando a proporre un’interazione completamente nuova, priva di qualsiasi controller da stringere tra le mani. Stiamo cercando di costruire una serie di giochi nuovi, nuove esperienze che avranno gli stessi standard qualitativi dei giochi del passato ma che risulteranno appetibili sia per gli attuali possessori di Xbox 360 che per nuove persone. È una sfida immensa, che ha alle spalle pesanti investimenti e un elevato livello di rischio.
Parlando di Live, del catalogo XBLA e dei giochi che stiamo proponendo, qualche anno fa pensavo che non ci stessimo differenziando abbastanza nella distribuzione online. Ma se penso all’ultimo anno e ai giochi che abbiamo proposto su Live, in cui abbiamo affrontato la questione relativa agli XBLA direttamente con i nostri studi first party circa un anno fa, credo che la differenza in termini qualitativi si sia vista.