Quattro chiacchiere con Phil Spencer
Il Vice Presidente di Microsoft Game Studios ci parla in esclusiva di Natal e del 2010 di Xbox 360.
I giochi ai quali stiamo lavorando sono in via di sviluppo da un po’ di tempo. Come per il lancio di una nuova piattaforma, e io considero Natal una nuova piattaforma, la tecnologia si evolve, migliora. È quello che è successo con Natal.
Le funzionalità sono numerose. C’è il riconoscimento del volto e della voce dell’utente, il riconoscimento della struttura del corpo umano; tutti questi aspetti si uniscono in un unico prodotto. Con i nuovi passi compiuti dal team di progettazione i giochi si avvicinano sempre più alla loro forma definitiva.
Tornando ai rischi, ci sono sempre numerosi rischi connessi a questo tipo di progetti ma sono fiducioso nel fatto che i nostri giochi riusciranno ad attirare numerosi consumatori.
Come puoi immaginare ci sono centinaia di decisioni dietro questa tecnologia. L’obiettivo è sempre quello di migliorare i giochi e l’esperienza che offrono. Non abbiamo dovuto eliminare niente dai giochi in lavorazione. In realtà sono più ricchi oggi di quanto non lo fossero quando abbiamo iniziato un anno fa.
E non si tratta solo di una questione di tempo ma anche del fatto che abbiamo trovato nuovi modi per sfruttare la tecnologia. I progressi fatti con Natal sono decisamente positivi, ne siamo molto soddisfatti.
Qualsiasi decisione sulla piattaforma che stiamo costruendo è volta al miglioramento dell’esperienza del consumatore. Per questo abbiamo preso alcune decisioni e continueremo a farlo fino al lancio di Natal. Non si tratta della plastica che venderemo, con tutto il rispetto per i miei amici al team di progettazione hardware. Si tratta dell’esperienza che i consumatori si troveranno davanti.
Sappiamo bene che il prezzo è un punto importante. Con Xbox 360 abbiamo dimostrato di essere sensibili nei confronti del problema del prezzo e i tagli che abbiamo effettuato sull’hardware hanno avuto un riscontro positivo. Le performance del 2008-2009 sono date dal valore intrinseco della piattaforma e da quello dei suoi contenuti.
Con Natal la filosofia è identica. Vogliamo offrire ai consumatori determinate esperienze a un prezzo accessibile. È un prodotto rivolto a un vasto pubblico, ai milioni di persone che possiedono una Xbox 360 e a quei milioni di persone che la compreranno per Natal. Il successo però è strettamente collegato al prezzo con il quale proporremo la periferica.
Sono tecnologie completamente differenti. Abbiamo approfondito a lungo l’interazione di tipo motion control basata su periferiche. Alla fine abbiamo preso la decisione di intraprendere una nuova strada e di creare qualcosa di sorprendente, piuttosto che seguire quanto già fatto dagli altri. Volevamo un’interazione priva di interfaccia, priva di filtri tra il giocatore e il gioco. È stato questo il nostro obiettivo.
Qualsiasi tipo di controller è l’evoluzione di qualcosa che esiste già. Per noi si tratta di proporre qualcosa di completamente nuovo con Natal. Credo non ci siano analogie con il controller di Sony.