NEOLUDICA – Art is a Game
La Biennale di Venezia diventa una sala giochi.
Tutte le componenti di un videogioco lo rendono “arte”. A partire dal design e proseguendo con grafica, animazione, programmazione e musica, non è possibile escluderne nessuna: si precluderebbe la buona riuscita del progetto, piccolo o grande che sia.
L’occhio vuole la sua parte ma molto spesso se non c’è la giusta interattività si rischia che il gioco sia un flop. L’utente finale è colui che contribuisce alla riuscita del progetto, il suo giudizio ha un peso rilevante nei bilanci che seguono l’uscita di un prodotto sul mercato.
Gli sviluppatori durante la creazione di un videogioco devono tenere a mente questi tre aspetti, cercando di soddisfarli nel migliore dei modi. Con l’avvento del digital delivery è diventato sempre più facile sviluppare un proprio prodotto e da questo ne deriva una massiccia concorrenza, altro aspetto da valutare per cercare di realizzare un prodotto originale che sappia diversificarsi dalla massa e riscuotere il meritato successo.
Arte è tutto ciò che gli uomini chiamano arte, affermava Benedetto Croce; un gioco è un gioco solo quando lo dice il giocatore, sostiene Gregory Bateson. Tutti i criteri di arte, qualità, interattività, ENTRANO IN GIOCO. Ma non tutti i giochi sono arte, certo. Abbiamo voluto proporre con NEOLUDICA una visione di alcune eccellenze che, tra tutte le GAME ART e gli ARS GAMES, danno quelle emozioni e hanno quell'oggettività di progetto e impegno artistico tipiche delle opere d'arte.
La mostra sta riscuotendo un notevole successo. Le presenze nelle due location (Sala dei Laneri a Venezia e Centro Culturale Candiani a Mestre) si attestano intorno alle 80-100 giornaliere. La rassegna stampa si arricchisce giornalmente di nuovi articoli e i giornalisti continuano a contattarci per interviste e speciali. Del resto, un’iniziativa del genere merita una certa attenzione e finora non possiamo proprio lamentarci, è il giusto premio per l’impresa finora svolta.
Il bilancio è molto positivo, soprattutto per la risposta del pubblico: abbiamo 80-100 persone al giorno e molte volte si superano tranquillamente queste cifre. Ci sono visitatori che si fermano anche un'ora a interagire con tutte le opere e per la Biennale è un record, dato che tutti passano al volo. Considerate che siamo i primi a portare i videogiochi in Biennale, nell'evento internazionale più riconosciuto al mondo!
L’evento Neoludica - Art is a Game ha aperto i suo battenti al pubblico il 4 giugno e rimarrà aperta fino al 27 novembre 2011. Quando dicevo che il lavoro non è finito mi riferivo proprio al fatto che stiamo pianificando, insieme a tutti gli artisti, ai partner e agli sponsor coinvolti, tutte le attività che si svolgeranno da settembre in poi all’interno del nostro “contenitore videoludico”.
La mostra però non finirà a Venezia. Stiamo già prendendo diversi contatti in Italia, in Europa e nel Mondo perché il nostro è un progetto itinerante che ha voglia di farsi conoscere e di conoscere nuovi artisti e partner che condividono le nostre idee e che vogliono scommettere insieme a noi sull’innovazione e l’importanza dell’iniziativa.
Stiamo lavorando a numerosi eventi, workshop, convegni, conferenze e incontri tra settembre e ottobre al Centro Candiani di Mestre, il Game Camp e tantissime iniziative anche alla Sala dei Laneri. Importantissimo sarà l'arrivo in Italia ad ottobre dei grandi di Oddworld, Lorne Lanning e Sherry McKenna.