Peter Moore parla di EA Sports e dei suoi progetti
FIFA 2010, MotionPlus, il mercato e il futuro.
Guarda, la faccenda del Guardian è stata decisamente sfortunata perchè doveva essere un servizio per una rivista e invece c'era presente un giornalista che ha preso nota di commenti vari fatti in libertà. Materiale che non era stato approvato e che era sottoposto a embargo prima che fosse postato. Ammetto di aver imparato la lezione.
Ma la cultura di EA è relativamente aperta. Non sono solo io: la compagnia incoraggia ogni dipendente degli studi di sviluppo ad aprire blog completamente liberi, cosa che tra l'altro fanno regolarmente. Fino a un paio di anni fa, qui in EA Sports, il processo di produzione era talmente chiuso (quasi segreto) che rilasciavamo un paio di screenshots ogni tanto e solo quando eravamo pronti a parlare di un gioco. Ora non posso più gestire le cose in questo modo: abbiamo una community appassionata e affezionata che richiede costantemente informazioni e non possiamo deluderla.
Tutti i nostri team sono molto attivi. Li abbiamo forniti di videocamere e i ragazzi non se ne stanno solo seduti a scriver nei loro blog: sono incoraggiati a realizzare video su ciò a cui stanno lavorando e a postare questi mini documentari.
So che Twitter è molto popolare, ma non credo che trovereste la mia vita molto divertente. Ho abbastanza da fare già di mio e poi credo che non riuscirei proprio a condensare una mia giornata in 140 caratteri.
Da quando John Riccitiello è tornato, c'è molta più apertura rispetto al passato, a ciò che dobbiamo fare per essere una compagnia ancora più aperta, anche perchè sono convinto che dobbiamo prenderci cura di chi siamo e di come siamo percepiti. Siamo una compagnia davvero creativa e pur essendo nell'industria da circa 10 anni, nell'ultimo anno e mezzo ho incontrato alcune delle persone più coinvolte e creative che mi sia mai capitato di conoscere. Non credo che il resto del mondo veda cos'è realmente EA e penso che questo sia davvero un peccato. Sono anche certo che, attraverso l'interazione con il pubblico via blog o Twitter, la percezione possa cambiare e i nostri fan possano apprezzare il cambiamento in atto.
Credo proprio che continueremo a lavorare su Wii. Quando guardo l'attach rate sul Wii dei nostri giochi [i titoli venduti ogni tot macchine NdEldacar] credo che siamo ancora sotto il livello della performance ottimale e che ci sia da migliorare. Penso anche che abbiamo bisogno di incrementare la nostra presenza online, anche se stiamo facendo molto da sei mesi a questa parte. Aggiungo anche la globalizzazione del nostro business perchè non sono ancora sicuro che ci si senta realmente come una compagnia globale. Ora sono molto felice di essere in Europa, ma continuo a parlare solo di FIFA, FIFA, FIFA, FIFA...mentre quando sono negli Stati Uniti parlo solo di Madden, NHL, NBA e NASCAR...
Peter Moore è il presidente di EA Sports.