PlayStation Home: che c'è di nuovo?
"Ne sarete piacevolmente sorpresi".
La Game Developer Conference è probabilmente l'evento preferito da PlayStation Home. Dopo tutto è proprio lì che, nel 2007, Phil Harrison rivelò a tutti il mondo virtuale creato per Playstation 3.
E proprio durante l'ultima GCD è stato dato l'annuncio che Home è stato scaricato più di 19 milioni di volte, e che sta subendo varie evoluzioni. L'ultima delle quali è l'introduzione di alcuni nuovi strumenti, ideati per aumentare le possibilità degli sviluppatori che vogliono creare giochi per la piattaforma.
Ma cosa significa ciò per l'utilizzatore medio di una PS3? I cambiamenti saranno tali da far tornare chi ha abbandonato Home ormai da tempo? Per scoprirlo, Eurogamer.net si è fatta una chiacchierata Jack Buser, direttore di Home per Sony Computer Entertainment America.
Questi nuovi strumenti forniranno alla comunità degli sviluppatori i mezzi necessari per creare titoli come non se ne sono mai visti su Home. Il nuovo client permette di avere videogame con una grafica migliore, un motore fisico ottimizzato e la possibilità di giocare in multiplayer immediatamente.
Questo porterà a titoli di corsa o a FPS che possono essere giocati online, generi che fino ad ora sono mancati su Playstation Home.
Una delle caratteristiche più interessanti di PlayStation Home è che sfrutta la capacità hardware di PS3 per fornire un'esperienza visiva assolutamente inedita per questo tipo di prodotti "social".
Inoltre, i generi che vediamo su Home sono prevalentemente influenzati dai gusti degli utilizzatori più assidui della console. Quindi non è strano vedere degli sparatutto su Home, anche se è un tipo di gioco che spesso non è supportato da questo genere di piattaforme.
In termini di capacità grafica nuda e cruda, non traccerei una linea di demarcazione così netta. Lasciamo che sia il consumatore, quando arriverà il momento, a giudicare la qualità visiva. Personalmente credo che alcuni giochi siano veramente convincenti.
Beh, ci sono alcune sostanziali differenze tra il giocare all'interno di Home, piuttosto che con un prodotto scatolato o scaricato da PSN.
La prima è che con Home i videogame fanno parte di una realtà persistente, quindi puoi ti ci puoi trovare nel mezzo mentre esplori ciò che ti circonda e parteciparvi senza renderti veramente conto che hai iniziato a farne parte, in maniera del tutto automatica. Oppure potrebbe capitarti di vedere un gruppo di persone raccolte intorno a un gioco e andare a controllare cosa stanno facendo, senza che vi siano "stacchi" nella fruizione del servizio.
Una delle cose più divertenti di Playstation Home è andare in giro cercando tutti gli ottimi titoli a cui puoi giocare: è materiale che non potresti sperimentare in nessun altro modo.
La seconda differenza è nel modello di business. La maggior parte di questi giochi, esattamente come Home, sono gratuiti. Sono i cosiddetti contenuti freemium.
Prendiamo ad esempio Sodium 2 (un titolo di corse): è totalmente gratuito, non carichiamo l'utente di alcun costo aggiuntivo, devi solo entrare su Home e iniziare a gareggiare. Una situazione molto diversa rispetto alla distribuzione classica e al mondo del digital delivery, dove si paga praticamente sempre.
Se vuoi giocare a Sodium 2, devi solo dire ai tuoi amici di entrare e unirsi alla partita: è gratis e non devi comprare niente.
Il modello di business basato sui contenuti freemium è relativamente nuovo, ed è creato per giochi che ottengono molte visite grazie alla condivisione, ai social network e a tutte le altre piattaforme "social".
La filosofia di base è che questi prodotti sono gratuiti e non devi comprare niente per provarli, ma se vuoi una spinta in più puoi comprare bonus e armi speciali a un costo molto basso, generalmente sfruttando una microtransazione, così da avere un vantaggio esclusivo nel gioco.
Non sei costretto a comprare ma puoi farlo, è questo il succo dell'esperienza di gioco freemium, e ci sarà sempre una parte del pubblico che vorrà acquistare i vantaggi che puoi offrire.