Borderlands 2
Anteprima e intervista!
Abbiamo guardato quello che avevamo realizzato e ci siamo accorti che il gioco era davvero speciale per la sua capacità di combinare le dinamiche degli FPS con quelle dei giochi di ruolo. Sotto l’aspetto visivo, però, Borderlands non si distingueva dalla massa. Volevamo presentare al pubblico qualcosa di diverso rispetto a quello che avevano visto fino a quel momento, ed ecco quindi la ragione per cui abbiamo rifatto il gioco da un anno all’altro.
Sapevamo di essere riusciti a creare qualcosa di speciale, ma diciamo che i risultati ottenuti ci hanno resi “particolarmente” contenti. Non sai mai quale possa essere la risposta delle gente…
Senz’altro.
La prima cosa sulla quale abbiamo agito è il design delle armi. Queste avranno più individualità, più personalità; vogliamo che la gente capisca subito le caratteristiche di cosa sta per equipaggiare. Abbiamo poi rivisto i veicoli: il controllo ora è migliore e sono più naturali da guidare.
Infine, abbiamo migliorato il mondo di gioco. Sebbene Borderlands 2 sia sempre ambientato a Pandora, abbiamo introdotto una maggiore varietà: ora abbiamo praterie, monti innevati e altre aree delle quali non posso però parlare.
Aggiungerei poi altre novità per quanto riguarda le classi e le loro abilità. Vogliamo fare le cose in grande, mantenendo ciò che ha funzionato del primo episodio e se possibile migliorarlo ulteriormente.
Senz’altro, anzi, abbiamo aggiunto altri componenti. Le armi avranno quindi più effetti e una varietà maggiore. Inoltre aumenteranno le differenze in termini visivi: prima avevamo tante armi dagli effetti più disparati, che però sembravano simili tra loro. Ora avremo più varietà.