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Nell'Olimpo con Chris O’Neill

Intervista al Senior Designer di God of War III.

Non credo dunque che faremo nulla di simile per GoW 3 ma non escludo la possibilità che in futuro si possa realizzare un prodotto con quel tipo di funzionalità. Tutto può essere.

Eurogamer Negli ultimi tempi i contenuti scaricabili sono diventati un qualcosa di estremamente comune, e sembra che God of War 3 non farà alcuna eccezione in questo senso. Stig Asmussen ha parlato di alcune “challenge room”, ma siamo comunque curiosi di sapere cos’altro bolle in pentola. Magari delle modalità cooperative?
Chris O’Neill

Almeno per questo primissimo periodo non è previsto alcun contenuto extra, ma abbiamo già in mente diverse idee. Sono molto eccitato all'idea di DLC che possano estendere l'esperienza, in particolare le challenge room di cui parlavi; abbiamo dato vita a un prodotto splendido che le persone vorranno sicuramente continuare a giocare ben oltre la conclusione della storia principale, e credo che in fin dei conti sia giusto premiare il nostro pubblico. Forse lanceremo dei contenuti gratuiti, ma se dovessimo decidere di proporre qualcosa a pagamento sarà senz'altro meritevole del denaro degli appassionati.

Vogliamo che le persone vedano ripagati i loro investimenti con contenuti di prim'ordine, perché personalmente mi sentirei a disagio nel rilasciare, a pagamento, cose come costumi extra. L'intenzione è quella di garantire qualcosa di epico, magari addirittura dei nuovi livelli, che possa risultare stimolante e soprattutto appagante.

Ad ogni modo è ancora tutto in fase di definizione, e potremo approfondire il discorso solo quando ci ritroveremo negli studios al termine del nostro periodo di pausa.

Eurogamer Negli ultimi mesi sono stati lanciati sul mercato alcuni ottimi action game, alcuni dei quali, Dante’s Inferno in primis, ricordano God of War sotto diversi aspetti. Cosa ne pensi della concorrenza? Mel caso specifico del titolo targato Visceral Games, credi che le vostre idee siano state in un certo senso “rubate”?
Chris O’Neill

Il fatto che un’altra compagnia prenda in prestito le nostre idee non può che farci piacere perché testimonia, seppur in maniera indiretta, la qualità del nostro lavoro. Il fatto che qualcuno prenda in prestito le nostre idee non è un problema, ma credo che dovrebbe essere sempre fatto in maniera originale e con una certa creatività. Alcuni giochi hanno tratto ispirazione da God of War in maniera originale creando qualcosa di unico. Bayonetta ne è un perfetto esempio: si discosta dallo stile tipico di God of War sotto vari aspetti tra cui il level design e i combattimenti, proponendo un'esperienza davvero particolare. È un titolo davvero fantastico.

Dante's Inferno, al contrario, è sicuramente il gioco più simile a God of War, e sebbene lo consideri un buon prodotto, avrei preferito che gli sviluppatori avessero creato qualcosa di leggermente diverso... qualcosa di più "personale" che potesse seguire una propria strada, un proprio stile.

Credo che alla base del progetto ci fosse... diciamo un po' di pigrizia e che gli il team abbia semplicemente cambiato qualche elemento, come il setting, per creare il proprio titolo... e questo non può far altro che portare a un'inevitabile confronto con il nostro franchise. Ad ogni modo per noi non è un vero e proprio problema, perché in fin dei conti ogni qualvolta si sente parlare di Dante's Inferno, God of War è sempre tirato in ballo, dandoci ulteriore visibilità.

Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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